Il blog da me creato è fondamentalmente incentrato sulle tecnologie applicate
alla guerra e sulle armi belliche. Il libro da me analizzato è stato il romanzo
"La caduta dei giganti" di Ken Follet,ambientato nel turbolento
periodo a cavallo del ventesimo secolo,nel quale si assiste allo scoppio del
primo conflitto mondiale e della rivoluzione russa. Ho deciso di iniziare
il mio blog con un interessante abecedario
che prevede l'associazione ad ogni lettera dell'alfabeto di una parola
attinente alla tematica da me trattata. Il passo successivo è stato poi
sviluppare una panoramica generale del connubio
guerra e tecnologia,sempre relativo al periodo storico che
Ken Follet presenta nel suo libro. Inoltre a questo proposito ho inserito
un'immagine che mira a rappresentare in maniera semplice e diretta quella che è
stata l'evoluzione
delle armi attraverso i secoli.
Ho poi inserito armi da
guerra utilizzate nel primo conflitto mondiale traendo spunto da passi del
romanzo. Successivamente,trattando il romanzo da me scelto del
lavoro nelle miniere,ho trovato interessante sviluppare l'argomento del funzionamento,del
lavoro e delle condizioni nelle miniere,dapprima analizzando l'opera di George Bauer
"De re metallica",già sviluppata a lezione,per poi
effettuare delle ricerche sul lavoro nelle
miniere e sull'evoluzione delle
miniere negli anni.
Leggendo il libro e
trovandovi delle righe "tecnologicamente",ho riportato un intero passo
riguardante la costruzione di una ruota per locomotive. La
trattazione del blog è poi proseguita con lo studio e la ricostruzione della
storia di armi belliche utilizzate dai soldati nel periodo del primo conflitto
mondiale,in particolare ho sviluppato dei post su: carri armati,gas nervini,fucili.
Inoltre ho trovato interessante sviluppare l'argomento della guerra di
trincea,propria del primo conflitto mondiale,sottolineando le
condizioni difficili alle quali i soldati erano sottoposti.
Come altro argomento ho
deciso di andare alla ricerca di una sorta di "cartografia
bellica" che permettesse di ritrovare su carta le direttive di
guerra,non solo sul campo di battaglia,ma anche sul campo psicologico,inteso
come coinvolgimento delle masse.
La guerra e le sue tecniche: come la tecnologia accompagna i conflitti.
venerdì 7 giugno 2013
Weapons of war in the novel by Ken Follet
(Capitolo 29 (Marzo 1918),pag 796,da Ken Follet, La caduta dei giganti, collana Omnibus,
Arnoldo
Mondadori Editore,Milano, 2010)
<<Le
truppe d‟assalto indossavano il moderno elmetto Stahlhelm, “a secchio di
carbone”. Erano stati i primi ad abbandonare il vecchio Pickelhaube, il
caratteristico elmetto a punta dell‟esercito prussiano. Erano armati di carabine
Mauser 98. La canna corta
le rendeva poco precise nella lunga distanza, ma nel combattimento di trincea
in spazi ristretti erano meno ingombranti dei fucili più lunghi.>>
(Capitolo 29 (Marzo 1918),pag 794,da Ken Follet, La caduta dei giganti, collana Omnibus,
Arnoldo
Mondadori Editore,Milano, 2010)
<<Entrambi
gli schieramenti impiegavano i gas, ma Walter aveva sentito che stavolta i
tedeschi avrebbero usato una nuova miscela: il letale fosgene più il gas lacrimogeno
.
Quest‟ultimo non era mortale, però poteva penetrare nelle maschere d‟ordinanza
usate dagli inglesi. In teoria l‟irritazione provocata dai gas lacrimogeni
avrebbe indotto i soldati nemici a togliersi la maschera per sfregarsi gli
occhi e a quel punto avrebbero inalato il fosgene e sarebbero morti.
(Capitolo 17 (1°Luglio 1916),pag 512,da Ken Follet, La caduta dei giganti, collana Omnibus,
Arnoldo
Mondadori Editore,Milano, 2010)
<<Tra
le linee britanniche e quelle tedesche ora c‟erano vulcani che eruttavano
terra. Il bombardamento era così intenso che nessuno avrebbe potuto tentare di
tornare indietro senza rimanere ucciso. Per fortuna i tedeschi evitavano di
colpire la loro prima linea. Presumibilmente non sapevano quali settori fossero
stati conquistati dagli inglesi e quali fossero ancora nelle loro mani.
La
squadra di Billy era bloccata. Senza munizioni non poteva avanzare, e non
poteva ritirarsi a causa del bombardamento. Ma Billy sembrava essere l‟unico
preoccupato per la situazione. Gli altri avevano cominciato a cercare souvenir.
Si impadronirono di elmetti chiodati, di galloni tagliati dai berretti e di
coltelli da tasca. George Barrow esaminò tutti i cadaveri e si prese orologi e
anelli. Tommy si impadronì della Luger 9
millimetri di un ufficiale e di una scatola di
munizioni>>
(Capitolo 17 (1°Luglio 1916),pag 490,da Ken Follet, La caduta dei giganti, collana Omnibus,
Arnoldo
Mondadori Editore,Milano, 2010)
<<Poco
dopo la mezzanotte del settimo giorno di cannoneggiamenti il fuoco nemico
diminuì e Walter decise di uscire in ricognizione. Indossò un berretto di lana
e si annerì il viso sporcandoselo con il terriccio. Afferrò la sua Luger 9
millimetri, la pistola standard in dotazione agli ufficiali
tedeschi, estrasse il caricatore dal calcio e lo controllò: era pieno.>>
(Capitolo 12 (Inizio-Fine Agosto 1914),pag 348,da Ken Follet, La caduta dei giganti, collana Omnibus,
Arnoldo
Mondadori Editore,Milano, 2010)
<<Come
tutti gli altri, Grigorij imbracciava un fucile Mosin-Nagant
di fabbricazione russa che, con la sua lunga baionetta appuntita, era
alto come lui.>>
(Capitolo 5 (Aprile 1914),pag 151-152,da Ken Follet, La caduta dei giganti, collana Omnibus,
Arnoldo
Mondadori Editore,Milano, 2010)
<<Le
mitragliatrici rendono obsolete tutte le armi portatili»
disse Walter proseguendo la discussione iniziata in precedenza. Sapeva tutto
sulle armi ed era fermamente convinto che l‟esercito tedesco dovesse avere in dotazione
le più moderne e potenti. Otto la pensava diversamente. «Si inceppano, si
surriscaldano e non centrano il bersaglio. Con il fucile un uomo può prendere
bene la mira; se gli dai una mitragliatrice, la maneggia come una canna da
giardino».>>
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